Vita al Nido
Ambientamento
Durante i primi giorni il bambino rimane poco tempo, la mamma e il papà sono sempre presenti.
La sua permanenza si protrae gradualmente ed ha una durata “personalizzata” in modo che il bambino affronti con sicurezza e fiducia la nuova esperienza di vita al nido.
L’educatrice di riferimento osserva il bambino, la sua relazione con il genitore, con l’ambiente, con i coetanei, iniziando gradualmente un rapporto con lui.
Cura particolarmente il rapporto con i genitori, ascoltandoli e fornendo loro consigli ed ulteriori informazioni ed effettua per tutto il periodo dell’ambientamento un orario strettamente legato alla permanenza del bambino: questo “rapporto a due” garantisce una base sicura per una socializzazione più allargata.
Il Pranzo
Il momento del pranzo è significativo per la socializzazione e l’autonomia del bambino.
Seppure diversificato secondo le fasce d’età, avviene con principi comuni per tutti:
- Non interferenza dell’adulto che cura gli aspetti organizzativi ed interviene solo se necessario;
- Si svolge rispettando i tempi, i ritmi e le scelte di ciascun bambino;
- Ad ogni tavolo è sempre presente l’educatrice di riferimento;
- I tavoli sono esagonali per favorire la comunicazione tra i bambini e sono apparecchiati con tovaglie, cucchiai, bicchieri e piccole brocche di vetro, per i piccolissimi il biberon.
Ai piccolissimi viene garantito un rapporto individuale.
I bambini medi e grandi, seguiti da un’educatrice, apparecchiano a turno.
Durante il pranzo si favorisce l’autonomia nel versarsi l’acqua.
Il Sonno
Il momento del sonno non ha un orario uguale per tutti, vengono rispettati i ritmi, i desideri di ciascun bambino.
Soprattutto per i piccolissimi, e per i primi tempi, è la figura di riferimento che conoscendo maggiormente il bambino, lo fa addormentare.
La stanza del sonno è particolarmente curata: i lettini sono bassi e senza sbarre, per i piccolissimi ci sono culle con le sbarre.
Una musica tranquilla, in sottofondo, e la presenza di un’educatrice, favoriscono l’addormentamento.
Il sonno non viene mai interrotto dall’adulto che attende un risveglio naturale.
Le Abitudini Igieniche
Il cambio del pannolino e la cura dell’igiene offrono l’opportunità di stabilire un rapporto individuale con il bambino.
Sebbene con modalità differenti per le fasce d’età, i principi sono comuni per tutti:
- I bambini vengono cambiati seguendo i ritmi e le esigenze di ciascuno, non secondo l’organizzazione dell’adulto, né con orari prestabiliti in modo rigido;
- L’educatrice dialoga con il bambino anche verbalizzando quello che sta facendo.
Le capacità dei bambini vengono potenziate, offriamo loro la possibilità di lavarsi le mani da soli ed i più grandi si recano al bagno secondo i loro bisogni, e provvedono in modo autonomo a tutte le operazioni di pulizia. Per i bambini che hanno compiuto i due anni, in accordo con i genitori, si aiuta il passaggio dal pannolino al vasetto, accompagnandoli verso la gestione autonoma dei propri bisogni.
L’adulto ha la funzione di osservatore, organizzatore ed aiuto se occorre.
La stessa attenzione viene data alla cura dell’igiene orale, abituandoli all’uso dello spazzolino dopo il pasto.